Casistiche per inseminazione artificiale e coperture sanitarie in gravidanza

Microscopio laboratorio

La procedura di inseminazione artificiale effettuata tra coniugi si può riassumere semplicemente nel prelievo di spermatozoi maschili inseriti in seguito nell’utero femminile.
Si suggerisce tale procedura in alcuni casi specifici, quali gli spermatozoi non riescono ad arrivare all’utero per qualche ragione; generalmente sono ragioni relative alla parte maschile che può avere qualche problema relativo agli spermatozoi o difficoltà erettili).
Tale procedura però non riguarda solo problematiche maschili, anche la donna può presentare delle problematiche che rendono necessaria questa prassi.
In breve queste possono essere problemi di ovulazione, problemi fisici dell’utero o più semplicemente infecondità da ragioni non meglio precisate.
Degli altri motivi per intraprendere l’inseminazione artificiale riguardano l’uomo, particolarmente se costui ha subito una vasectomia, ma il desiderio di avere poi un bambino è sempre presente.

In questi casi si effettua un prelievo degli spermatozoi per mezzo di una iniezione a quella parte dell’apparato maschile detta vaso deferente, e con questa si procederà alla procedura di inseminazione. Può succedere che questo prelievo rasenti la scarsità per cui in tali casi si dovrebbe procedere alla fecondazione artificiale in vetro.

Esistono poi dei casi in cui interventi chirurgici abbiano causato delle problematiche maschili a livello di eiaculazione, se questo succede sono presenti dei rimedi atti sempre a ricavare gli spermatozoi dalla sede in cui si sono posti a causa di queste operazioni.

Altri problemi derivano dalla paralisi degli arti inferiori così come pure la paralisi di tutti e quattro gli arti che provocano l’impotenza, in questi casi sono possibili rimedi delle iniezioni o una procedura denominata eiaculazione retrogada.

I tumori sono anche un altro problema riguardante l’uomo in relazione alla fecondazione, la chemioterapia ad esempio può provocare dei deterioramenti alle cellule che servono a creare gli spermatozoi, in questi casi sarebbe il caso di procedere anzitempo con le procedure riguardanti l’inseminazione artificiale.
Un congelamento degli spermatozoi anzitempo potrebbe essere la procedura da seguire in questi casi, quando poi si desideri procedere all’inseminazione artificiale, gli spermatozoi saranno disponibili ed efficaci non avendo subito il trattamento anticancro.
Per quanto riguarda invece la donna si dovranno eseguire dei trattamenti alle ovaie, a queste dovranno essere date certi ormoni speciali atti a stimolarne le funzioni di ovulazione in modo naturale.

La procedura di inseminazione artificiale

Fondamentalmente la procedura di inseminazione artificiale non è molto complessa, l’uomo fornisce lo sperma ai medici, da questo tramite una procedura particolare vengono estratti gli spermatozoi atti alla fecondazione.
Nel momento in cui la donna è fertile questi spermatozoi vengono immessi nel suo utero per mezzo di un piccolo tubo sottile con una puntura.
La procedura non provoca alcun dolore e ricorda molto una normale  controllo dal ginecologo.
Non ci si dovrebbe comunque sentire a disagio o diversi in qualche modo per affrontare questa procedura, sfortunatamente l’infertilità è una situazione che presenta una certa diffusione nella società odierna, non è un fenomeno legato solo a chi ha raggiunto la mezza età, anche coppie ben più giovani possono avere questo problema.
Non ci si deve sentire male per una cosa che può essere catalogata come una malattia, se la situazione esiste è meglio cercare una soluzione piuttosto che sentirsi afflitti.

Come valutare la copertura sanitaria in gravidanza

Avrai bisogno di risposte a domande molto importanti per quanto riguarda la co­pertura della gravidanza prevista dalla tua assicurazione. Rivolgiti a qualcuno del­l’ufficio del personale o al responsabile delle risorse umane del tuo posto di lavo­ro. Se la copertura assicurativa dipende dal datore di lavoro di tuo marito, sarà lui a rivolgergli le seguenti domande:
– Che tipo di copertura assicurativa ho?
– Sono previste delle indennità per la maternità? Quali?
– Le indennità per la maternità coprono le spese di un parto cesareo?
– Che tipo di copertura è prevista per una gravidanza ad alto rischio?
– Devo pagare una differenza? Se sì, quale?
– Come devo presentare le domande di indennizzo?
– Esiste un limite sulla copertura totale?
– Quale percentuale dei miei costi è coperta ?
– Esistono coperture per quanto riguarda terapie per inseminazione di tipo artificiale?
– La mia copertura limita il tipo di sistemazione ospedaliera da scegliere, come
ad esempio una camera singola o doppia?
– Quali procedure devo seguire prima di entrare in ospedale?
– La mia polizza copre il costo di un’infermiera levatrice?
– La copertura include le cure mediche?
– Quali esami da eseguire durante la gravidanza sono coperti dalla polizza?
– Quali esami da eseguire durante il travaglio e il parto sono coperti dalla polizza?
– Quali tipi di anestesia effettuati durante il travaglio e il parto sono coperti dalla polizza?
– Quanto tempo posso rimanere in ospedale?
– Il pagamento viene fatto direttamente al medico o a me?
– Quali condizioni o servizi non sono coperti?
– Quale tipo di copertura assicurativa viene fatta al bambino dopo la nascita?
– Quanto tempo il bambino può rimanere in ospedale?
– Bisogna pagare un costo aggiuntivo per includere il bambino nella polizza?
– Come includo Il bambino nella polizza?
– Possiamo riscuotere una percentuale di una parcella dalla polizza di mio marito e il resto dalla mia?

Per quanto riguarda le discriminazioni durante la gravidanza

La legge vieta la discriminazione sul lavoro sulla base della gravidanza e delle relative invalidità.
Il tuo datore di lavoro non può licenziarti perché sei incinta e non può obbli­garti a prendere un congedo. Sei protetta anche in altri modi. Ti devono essere garantiti gli stessi benefici sanitari, di invalidità e di conge­do per malattia concessi agli altri impiegati. Hai diritto a 5 mesi di congedo per maternità.

Ti è permesso lavorare fino a due mesi prima della data prevista per il parto; ma puoi anche sce­gliere di ridurre questo periodo a un mese, con il consenso del medico. Ti viene garantito il mantenimento del posto di lavoro. Continuerai a maturare l’anzianità e le ferie e ad avere i requisiti necessari per aumenti di stipendio e altri benefici.