La curcuma è una pianta originaria dell’Asia e dell’Africa, molto simile allo zenzero. Per via della sua caratteristica colorazione giallognola, la curcuma è spesso impiegata anche in cucina come spezia o nel settore tessile per colorare i tessuti.Le sue proprietà benefiche la rendono adatta anche per scopi curativi. Può essere, ad esempio, utilizzata per preparare delle straordinarie creme di bellezza per il viso. In commercio è possibile rinvenire prodotti a base di curcuma anche venduti sotto forma di pillole.
L’enorme diffusione di questa pianta asiatica deriva dalla sua sorprendente azione antinfiammatoria e dall’alta concentrazione di vitamine ed altre sostanze antiossidanti, vitali per la salute del nostro organismo. Per via di queste e tante altre proprietà benefiche, la curcuma è considerata come un ottimo rimedio per curare patologie legate al fegato ed allo stomaco. Viene, inoltre, impiegata per stimolare l’appetito.
Le proprietà della curcuma
A donare alla curcuma la lunga serie di caratteristiche curative e benefiche che andremo analizzare in questo paragrafo, è il principio attivo della curcumina.
Come già anticipato, la curcuma possiede proprietà antiossidanti ed antiinfiammatorie. A queste andremo ad aggiungere altre caratteristiche che la rendono adatta a prevenire i tumori, a curare patologie cardiovascolari ed a curare infezioni e patologie della mucosa gastrica.
Ognuna di queste proprietà è strettamente interconnessa con le altre. La notizia più sorprendente legata alla curcuma, riguarda la capacità della curcumina di debellare con efficacia l’evolversi del cancro.
In Asia, è poi largamente utilizzata per la sua funzione digestiva, per depurare il fegato e per placare gli attacchi di tosse. Molte di queste proprietà, però non sono state ancora confermata da studi clinici ma sono principalmente frutto di tradizioni asiatiche molto antiche. Tra le caratteristiche della curcuma suffragate da reali evidenze medico scientifiche troviamo la cura di patologie dermatologiche o delle ferite. La curcuma è infatti in grado di accelerare il processo di cicatrizzazione.
Per quanto riguarda la cura delle malattia dermatologiche, la curcuma è impiegata per curare patologie come acne ed eczemi, per cui risulta essere estremamente efficace.
L’esistenza di così tanti effetti benefici, potrebbe spingere le case farmaceutiche a produrre farmaci a base di curcuma. Perché questo non è ancora avvenuto? La risposta è semplice. La curcuma non è facilmente solubile in acqua ed è soggetta ad un rapido processo di assorbimento ed eliminazione da parte dell’organismo umano. Per ovviare a questa problematica, numerosi test di laboratorio hanno tentato di sintetizzare una molecola simile a quella della curcuma.
Tuttavia, per riuscire a giovare delle straordinarie proprietà di questa pianta asiatica basta introdurla all’interno della propria alimentazione, utilizzandola come spezia nelle proprie pietanze. L’ideale sarebbe consumarne un quantitativo non inferiore a due cucchiaini al giorno, da inserire anche all’interno di salse. Se combinata con il pepe nero, gli effetti della curcuma sono decisamente amplificati.
Gli effetti indesiderati della curcuma: istruzioni per l’uso
L’impiego della curcuma non comporta particolari effetti collaterali. Questo discorso vale per i soggetti che godono di buona salute ma cambia notevolmente in presenza di persone affette da particolari patologie. Soggetti con problemi a livello circolatorio o di cistifellea non dovrebbero in alcun modo consumare la curcuma. In questi casi circoscritti, le proprietà della pianta asiatica andrebbero ad amplificare il disturbo. Stesso discorso vale anche per le donne in gravidanza.
Infine, se è vero che la curcuma è un tocca sana per le persone affette da disturbi legati alla mucosa gastrica, c’è da notare che un suo impiego smodato può provocare problemi a livello gastrico. L’utilizzo prolungato della curcuma può infatti causare diarree e nausea.
Fonte: PassioneBenessere.it