La portulaca oleracea è una pianta che nasce spontanea ed è più conosciuta con il nome di erba grassa o erba porcellana. Appartiene alla grande famiglia delle portulacaceae come quasi altre 500 specie botaniche, utilizzate per la maggior parte come piante ornamentali.
Questa piantina, un tempo definita dagli arabi pianta pazza, per la sua rapidità nel crescere e diffondersi, si trova oggi lungo i bordi delle strade, nei giardini e negli orti e non è particolarmente amata dagli appassionati di coltivazioni perché ritenuta infestante e dannosa alle altre specie vegetali.
Cresce a partire da giugno ed ama il caldo ma pur chiudendo il suo ciclo vitale in inverno, a causa delle basse temperature muore. L’anno seguente riesce a rinascere grazie all’auto semina.
La portulaca produce dei piccoli fiorellini gialli e ha foglie verdi che si sviluppano su steli carnosi. Crescendo si allarga sul terreno circostante come una sorta di rampicante orizzontale.
Benefici e proprietà della Portulaca
Di probabili origini asiatiche la portulaca vanta grandi proprietà benefiche per l’organismo già note nel passato quando veniva addirittura coltivata per poi essere utilizzata anche in cucina. Negli anni Sessanta del secolo scorso veniva raccolta e venduta ai mercati italiani perché era un alimento base della cucina povera.
Recentemente è ritornata in auge grazie alle comprovate qualità salutistiche tanto che anche in America la si può trovare a caro prezzo nei negozi di frutta e verdura.
La portulaca è definita “pesce vegano” perché è ricca al pari dei pesci degli acidi grassi omega 3 utilissimi per contrastare e prevenire rischi del sistema cardiovascolare. Questi acidi polinsaturi riducono il colesterolo cattivo e i trigliceridi e svolgono un’azione antipertensiva e antitrombotica.
Inoltre questa pianta contiene buone quantità di potassio, di vitamina C e B, calcio e fosforo ed è un’erba ipocalorica che riesce a contrastare l’assorbimento di grassi, di zuccheri e del colesterolo grazie al buon profilo proteico e alle fibre solubili.
Come utilizzare la portulaca
Le foglie di portulaca si possono impiegare in cucina in moltissimi modi. Si prestano al consumo crude, cotte, in ottimi estratti con altre verdure o frutta o sotto forma di infuso dal potere diuretico e depurativo.
L’uso alimentare è consigliato a crudo utilizzando le foglioline e i fusti giovani che ben si prestano ad essere aggiunti a insalate varie mentre cotte vanno bene per preparare ripieni, minestre, zuppe. I fusti teneri si possono conservare anche sotto sale o sott’aceto come i capperi per poi essere impiegati in varie preparazioni grazie al loro sapore acidulo.
Tutte le proprietà nutritive di questa pianta saranno maggiormente assimilate dall’organismo se consumata cruda e appena raccolta.
Come tutte le erbe spontanee anche la portulaca veniva usata in passato come medicinale in particolare come febbrifugo e vermifugo ma anche per contrastare diarrea, emorroidi ed altri disturbi gastro-intestinali.
Un impacco a base di foglie fresche può essere utile per curare problemi della pelle come acne, eczemi e punture di insetti.
Coltivare la portulaca a casa
La portulaca invade spesso giardini, orti e terreni coltivati senza che nessuno l’abbia seminata. E’ spesso considerata un’erba da estirpare perché invasiva ma il consiglio è quello di non eliminarla. Potrà essere una preziosa scoperta se coltivata accanto alle altre verdure, con la quale completare alcune pietanze e godere delle sue numerose proprietà.
In mancanza di un terreno si potrà realizzare un piccolo orto sul balcone di casa. Basta prendere un piccolo rametto da una pianta, cresciuta in un posto non inquinato, e piantarla in un vasetto con terriccio composto da sabbia e torba in uguale misura. L’unica attenzione è quella di non annaffiarla troppo, soltanto quando al tatto il terreno risulta secco. Sicuramente il risultato sarà ottimo e tanta sarà la soddisfazione di vederla crescere per poi utilizzarla nelle ricette preferite.