La dieta senza carboidrati è una di quelle che viene più discussa in assoluto. Se ne parla spesso, in bene o in male, soprattutto chiedendosi se essa effettivamente funzioni e possa permettere di perdere peso in maniera rapida e senza rischi, o se al contrario comporti una serie di rischi per l’organismo.
Non esiste una sola tipologia di dieta senza carboidrati, in quanto esistono diverse tipologie di carboidrati: quelli semplici, come quelli che si trovano nello zucchero, nelle patate, nella frutta, e quelli complessi, nel pane, pasta, cereali, nelle verdure e nei prodotti da forno.
La dieta a ridotto consumo di carboidrati punta ovviamente non già su alimenti che contengono carboidrati bensì su cibi che contengono proteine; ad esempio carne e pesce, uova, legumi.
In piccola parte si assumono anche lipidi, per mezzo di burro, olio, eccetera.
Le varie diete senza carboidrati chiedono sicuramente molti sacrifici, dato che non permettono l’assunzione di glucidi, oppure permettono di assumere una quantità minuscola di glucidi per giorno.
Ovviamente le diete che eliminano del tutto o in parte i glucidi permettono di perdere più peso in meno tempo, e per questo sono così diffuse e chiacchierate. Le varie diete low carb permettono di perdere anche 10 kg in poche settimane: un record assoluto. Forse anche troppo. Queste diete tolgono al corpo la fonte primaria di energia, che sono i carboidrati, costringendolo a usare proteine e adipe per funzionare. La massa magra, però, non viene ridotta.
Ma sono funzionali, queste diete senza carboidrati? Se protratte per lungo tempo, possono essere dannose perché non sono equilibrate dal momento che riducono o escludono i glucidi. Se terminata la dieta si torna a mangiare come sempre, si recupera il peso in poco tempo.
Le diete low carb
Quali sono le principali diete senza carboidrati?
La dieta Scarsdale prevede l’assunzione di solamente 880 Kcal al giorno, per mezzo di cibi proteici, verdure, quasi senza frutta e senza grassi; concessa solo una fetta di pane al giorno.
La dieta Atkins, invece, venne ideata negli anni Settanta. Fa leva sul consumo libero di proteine ed anche di grassi ma elimina tutti i carboidrati tranne i pochi presenti nelle verdure. La dieta metabolica ha avuto un discreto successo. Si divide in due fasi: la prima, durante la quale si impone una quantità di 30 grammi al giorno di lucidi, numerosi lipidi e proteine. Per due giorni è consentito consumare carboidrati, quindi di aumenta la percentuale dei glucidi fino a livello normali nel corso della seconda fase.
La dieta a zona permette di assumere piccole percentuali di carboidrati per ogni pasto, ma soprattutto proteine e grassi.
Invece la dieta iperproteica, come da nome, si basa soprattutto sull’assunzione di proteine per aumentare i muscoli; i glucidi sono ridotti ed anche i grassi.
Lo scopo di tutte queste diete è di ridurre i carboidrati nel regime alimentare. Più drastica la dieta Dunkan che invece esclude del tutto i carboidrati e permette il consumo solo di proteine, e di verdure in una seconda fase.