Tre sono le ragioni principali per le quali viene eseguita la potatura degli alberi. Si tratta della salute degli alberi, della sicurezza e dell’aspetto estetico. Potare gli alberi è una pratica che si impegna ad assolvere principalmente a questi obiettivi, ma anche ad effettuare una serie di operazioni che servono a mantenere in salute i vegetali e l’insieme delle aree verdi.
Di base la potatura degli alberi serve a rimuovere i rami morti e per tagliare i rami che ostacolano la vista. Non di rado una pianta che cresce naturalmente crea grovigli e si sviluppa in modo spontaneo, non sempre ideale per produrre fiori o frutti. Dalla notte dei tempi la potatura è effettuata per dare ordine alla struttura della pianta e per permettere che la sua produzione sia alta e generosa nel corso della stagione.
La potatura serve quindi per arieggiare la chioma, una pratica che si rivela essere molto importante in aree poco ventose, e per permettere alla luce solare di filtrare attraverso la chioma. Si tratta di un’operazione che permette di eliminare i rami troppo fitti e vicini e che mira ad evitare una crescita troppo vicina a sistemi fisici quali ad esempio le linee elettriche.
Potatura: le regole di base
Come dice Ezio Rochira di Soluzione Alberi, “per un albero, la migliore potatura è quella che non si vede”. Si tratta di una regola fondamentale, perché potare un albero è una pratica che chiede di rispettare la forma della pianta e di donarle un aspetto armonioso e naturale. La potatura chiede che vengano rispettati dei criteri fondamentali e di essere spinta da un obiettivo.
Di base, potando un albero, si creano delle microferite, che devono quindi essere rimarginate in natura grazie alla capacità stessa della pianta. La scelta del periodo e della pratica è quindi fondamentale, perché potare un albero in estate può essere deleterio, a causa del mancato tempo di rigenerazione e della presenza di batteri e di microbi che proliferano con il caldo e che potrebbero attaccare la pianta, un po’ come avviene con il corpo umano.
La regola di base della potatura per quanto interessa le lunghezze si rivolge all’asportazione di rami piccoli. Ad esempio, i rami di diametro inferiore a 5 cm possono
essere tagliati ‘a cuor leggero’, mentre i rami di diametro tra 5 e 10 cm e superiori chiedono riflessione e meditazione prima di essere asportati.
Due sono i tagli di potatura attuabili, lo sfoltimento o il raccorciamento. Per quanto riguarda lo sfoltimento, esso serve per rimuovere i rami troppo vicini, quindi per stimolare il corretto sviluppo della chioma e per rimuovere i rami deboli, che possono essere malati o presentare dei problemi di crescita. Lo scopo di questa potatura è di donare aria e luce alla pianta e di farle assumere una forma armoniosa.
La capitozzatura è vietata in molti paesi europei ed è una pratica da evitare, in quanto danneggia irrimediabilmente l’albero.
Come tagliare nel modo corretto?
La pratica della potatura stabilisce di eseguire il taglio 0,5 cm al di sopra di una gemma laterale. Si tratta di una regola base che chiede di essere rispettata per fare un buon lavoro, ma ogni pianta può richiedere dei tagli particolari. Il taglio deve in ogni caso essere effettuato seguendo un’inclinazione rispetto alla gemma che corre parallelamente alla direzione della gemma.
Se si desidera sfoltire la pianta, è ideale tagliare i rami inclinati con un angolo di circa 45-60 gradi e se il taglio interessa rami dal diametro superiore a 2,5 cm viene richiesto di procedere con tagli graduali, quindi un primo intervento a circa a metà del ramo e un taglio che parte dalla parte più esterna del ramo, fino al completamento dell’opera.