I denti bianchi e luminosi sono un desiderio di tutti. Presso i dentisti si possono fare delle sedute di sbiancamento denti e in commercio si trovano tanti prodotti di origine chimica, ma come sbiancare i denti in modo naturale?
Per prima cosa dobbiamo capire perché i denti perdono il loro candore? Le cause sono svariate, alcune possono essere evitate, altre no.
Fumo, alimentazione sbagliata (abusare di tè, caffè e cioccolato è nocivo per i denti, e non solo) e mancata igiene sono le cause che possono essere eliminate e modificate.
Età, medicine e malnutrizione, invece, non possono essere cambiate, quindi vanno combattute diversamente.
Inoltre ci sono alcuni cibi che, grazie ai principi attivi che contengono, aiutano a mantenere il colore naturale dei denti. Fragole, mele, sedano, carote e uva passa, sono dei validi aiutanti.
Sbiancare denti con bicarbonato, acqua ossigenata o cenere
Uno dei prodotti più utilizzati per sbiancare i denti è il bicarbonato di sodio.
Lo troviamo in tutte le case e possiamo usarlo per rimuovere le macchie dallo smalto dentale. I dentifrici che promettono un sorriso brillante e luminoso, fra i loro ingredienti, annoverano spesso il bicarbonato.
Per poterlo utilizzare in casa basta preparare una “pappina” con questa polvere e qualche goccia di limone. La miscela, una volta preparata, va utilizzata immediatamente. Con la punta del dito prendete una piccola quantità di prodotto e spalmatela accuratamente sui denti, sfregando leggermente. Finito il trattamento risciacquare abbondantemente.
L’uso del bicarbonato per sbiancare i denti, però, non è del tutto immune da controindicazioni. In alcuni casi sono problemi del tutto insignificanti, in altri, invece, è meglio prenderne atto. Vediamo quali possono essere queste controindicazioni:
- Gusto poco piacevole;
- In caso di ingestione involontaria può creare delle lesioni alle mucose;
- La sua azione abrasiva può irritare e ledere le gengive, provocando sanguinamento;
- In caso ci sia uno strato di smalto già sofferente (con gli anni anche questo si assottiglia) si potrebbe peggiorare la situazione e portare ad un’ipersensibilità dentale;.
- Il trattamento con il bicarbonato, inoltre, non va eseguito troppo spesso perché le mucose, col tempo, tendono ad assorbire il principio base che può creare problematiche a chi soffre disequilibrio dell’acido-base.
Il potere sbiancante del perossido di idrogeno (acqua ossigenata), lo conosciamo tutti. Una soluzione del 3% può essere utilizzata per lo sbiancamento denti, ma solo occasionalmente. Insieme al bicarbonato è il trattamento più rischioso. Non va assolutamente ingerita e, alla fine dell’applicazione, si deve sciacquare abbondantemente la bocca con acqua tiepida.
Un rimedio molto antico è legato alla cenere di noce. Il legno, bruciando, si trasforma in un’elevata fonte di perossido di potassio, ottimo sbiancante per denti. Anche in questo caso le raccomandazioni sono d’obbligo. La sostanza va utilizzata con molta cautela poiché potrebbe bruciare le mucose.
Sbiancamento denti con limone, salvia & Co.
Il limone è un altro valido alleato per sbiancare i denti in casa, in particolare per chi fuma.
Si spreme il succo in una ciotola e si distribuisce sulla superficie dei denti. Il risultato è molto valido, il limone funge anche da disinfettante e ha un buon sapore. Anche in questo caso, però, non bisogna esagerare. L’acidità del limone, a lungo andare, potrebbe indebolire lo smalto e arrivare a esporre la dentina.
La salvia è forse la soluzione più sicura. Le foglie di questa pianta contengono dei principi attivi molto potenti fra cui acido carnosico, flavonidi, acido fenolico e salvina. Questi principi permettono di sbiancare i denti come desideriamo. Il rischio di danni è molto più basso rispetto agli altri ingredienti, ma anche in questo caso non bisogna abusarne (la salvia può provocare un effetto lassativo).
L’azione della salvia è abbinata anche ad altri benefici. Questa pianta, infatti, svolge anche un ruolo fondamentale contro l’alitosi e , grazie alle sue qualità di disinfettante ed emostatico, è ottima per combattere gengiviti e afte. Per il trattamento si utilizzano le foglie fresche. Con 1 o 2 trattamenti a settimana si otterranno risultati piacevoli e duraturi.
La buccia d’arancia, poco conosciuta per questo uso, contiene degli oli essenziali che fanno miracoli nel mondo della pulizia, anche in quella dei denti. Basta sfregare i denti con la buccia dell’arancio (la parte bianca verso i denti) e il gioco è fatto. Non ha particolari controindicazioni ma fatto molto spesso può aumentare la sensibilità dentale.
Lo spazzolino della natura
La natura ci offre anche la radice di Araak, conosciuta anche come miswak, peelu o siwak. Il nome scientifico è Salvadora persica e si presenta come un bastoncino simile alla radice di liquirizia. Storicamente usato in Africa, Medio Oriente e Penisola Arabica, è arrivata anche sui nostri mercati.
La radice va masticata a un’estremità per essere ammorbidita, dopodiché la parte sfilacciata funzionerà come uno spazzolino vero e proprio. Può essere usato sempre e ovunque perché non serve acqua e, grazie alle sue proprietà antibatteriche, evita il proliferare di batteri.
Sono stati compiuti molti studi su questa radice ed è stato appurato che i principi attivi contenuti mantengono i denti bianchi e rafforzano l’apparato dentale, riducendo gli interventi per carie o gengiviti.
Un salto in cucina per sbiancare i denti
Anche in cucina si possono trovare prodotti per sbiancare i denti in modo naturale.
Il primo, sicuramente, è l’aceto di mele. È leggermente meno aggressivo dell’aceto di vino e ha un sapore un po’ più gradevole. Con un’infusione di acqua e aceto di mele (al 50%) si fanno degli abbondanti sciacqui. Dopo si procede alla solita pulizia con spazzolino e dentifricio.
Se l’uso dell’aceto di mele è abbastanza conosciuto, quello dell’olio di oliva è sicuramente meno gettonato.
L’olio ha una bassa acidità e può essere un buon alleato per sbiancare i denti in casa. Basta mettere qualche goccia di olio su una compressa di garza. Con questa bisogna sfregare tutti i denti (uno per uno) una volta a settimana. Oltre a conservare il candore dello smalto, il sorriso sarà luminoso e lucente.
Lo sbiancamento denti, però, non deve mai essere troppo aggressivo poiché non deve mettere in pericolo la salute del dente stesso.