Il succo di melograno apporta numerosi benefici al nostro organismo perché contiene minerali, vitamine e una grande quantità di sostanze antiossidanti.
Queste sostanze aiutano a combattere l’azione dei radicali liberi che causano l’invecchiamento delle cellule. Gli antiossidanti hanno anche la funzione di proteggere l’organismo dai danni che il diabete e il colesterolo creano al sistema cardiovascolare. Il succo di melograno fa bene anche al cuore e protegge i vasi sanguigni riducendo il rischio di arteriosclerosi.
Origini del melograno
Il suo nome botanico, Punica Granatum, fa riferimento proprio alle sue origini, infatti fu importata nel nostro Paese durante le guerre puniche dai Romani. La corteccia della pianta in passato veniva utilizzata per le sue proprietà vermifughe, disinfettanti e astringenti. Erano noti anche i suoi effetti antiemorragici e tonici.
Proprietà del succo di melograno
Il succo di melograno puro, ottenuto da un melograno appena spremuto meccanicamente con un spremi melograno (qui puoi vedere una classifica dei migliori), è un concentrato di sostanze benefiche per la salute. Contiene gli acidi ellagico e gallico, ricchi di caratteristiche antiallergiche, vasoprotettrici, antinfiammatorie e gastroprotettive. Questi principi attivi inoltre hanno la funzione di ridurre l’assorbimento di glucosio e di liberarlo nel sangue.
La spremuta di melograno è un concentrato di vitamine A, B, C e di tannini, sostanze rinfrescanti e astringenti che tonificano e riducono l’ossidazione delle cellule che portano poi all’arteriosclerosi. Il succo di melograno è una fonte preziosa anche di flavonoidi e di fenoli. I primi permettono di combattere l’invecchiamento precoce delle cellule e il processo dell’apoptosi. I fenoli, utili ad inibire l’enzima alfa-amilasi, controllano i livelli di zucchero e colesterolo nel sangue.
Succo di melograno benefici
I radicali liberi sono la conseguenza primaria prodotta dal cosiddetto stress ossidativo, stato a sua volta provocato da una serie di fattori dannosi per la salute. Ad invecchiare precocemente l’organismo e ad indebolirlo ci pensano l’alimentazione priva del giusto apporto di vitamine e minerali e la prolungata esposizione ai raggi solari.
Anche infezioni, affaticamento eccessivo sia fisico che mentale, stile di vita inadeguato, inquinamento atmosferico e quello provocato da sostanze tossiche contribuiscono a peggiorare la situazione. In un individuo in condizioni di salute ottimali le sostanze antiossidanti neutralizzano i radicali liberi che non sono così pericolosi. Nel caso invece siano presenti in eccesso nell’organismo possono portare anche alla morte cellulare. Accade quando vanno a danneggiare lipidi, proteine, DNA e tutti i componenti della cellula.
L’invecchiamento dei tessuti interessa tutti gli organi del nostro corpo perché le cellule, in uno stato normale, si possono replicare e rigenerare per un certo numero di volte. Oltre questo limite non vanno e rimangono in uno stato denominato senilità ripetibile. Ad invecchiare sono sia i tessuti della pelle, quelli più visibili con la comparsa di macchie cutanee, rughe e perdita di tono, sia quelli del cervello e degli occhi. L’invecchiamento di questi ultimi porta alla degenerazione maculare e alla cataratta.
Per quanto riguarda il cervello insorgono problematiche più gravi come la degenerazione cerebrale e l’Alzheimer. La stessa cosa accade all’apparato muscolare e a quello osseo, rispettivamente con la degenerazione dei muscoli e l’artrite.
Anche l’arteriosclerosi nasce con l’avanzare dell’età dalla degenerazione di quei tessuti che costituiscono i vasi sanguigni. Accade quando a prevalere sulla componente elastica è l’accumulo di tessuto connettivo fibroso. L’arteriosclerosi rientra tra i disturbi di questo indurimento tissutale e consiste in una infiammazione cronica delle arterie. A contribuire in maniera pesante alla sua comparsa ci sono fattori di rischio come l’ipertensione, il fumo, il diabete, l’obesità e l’ipercolesterolemia.