Benefici delle infusioni e come prepararle

Preparare infusione

Le erbe e i fiori sono ricchi di benefici per il nostro benessere e, un metodo per estrarre queste proprietà, è quello degli infusi che stimolano anche l’assunzione di liquidi.

Ci sono diversi metodi per estratte le proprietà delle erbe, ma ogni metodo ha una preparazione diversa e una caratteristica unica, quindi vediamo di imparare a distinguerli per ottenere il massimo della natura.

Infusi, decotti, tisane

La tisana basa la sua caratteristica sul bilanciamento delle singole erbe.  È preparata partendo da un rimedio base (remedium cardinale, il principio terapico) , da un rimedio sinergico (adjuvants cioè il coadiuvante) e il complemento (costituens che serve a migliorare la tisana).

Non bisogna zuccherare o correggere le tisane, se proprio non si sopporta il sapore, si può aggiungere un po’ di miele. Le tisane andrebbero composte in erboristeria e acquistate fresche, in modo che le erbe non perdano il loro potere.

Il decotto, invece, prevede la bollitura della composizione per 15/20 minuti, in un recipiente coperto in modo che le sostanze volatili non si perdano. Al termine della bollitura il decotto deve essere lasciato riposare, sempre coperto. Una volta raffreddato si filtra e si beve. Con questo metodo sono estratti pi principi attivi dalle parti più consistenti delle piante come la corteccia, le bacche e le radici.

L’infuso è un metodo d’estrazione che prevede la preparazione di acqua bollente da versare sul preparato. Il recipiente che raccoglie il liquido dovrà essere coperto in modo che le erbe restino in infusione per 10/15 minuti. Il metodo dell’infusione si utilizza per l’estrazione dei principi attivi delle parti delicate della pianta come frutti, foglie e fiori.

Principalmente gli infusi sono migliori degli altri metodi perché non perdono le sostanze volatili, possono utilizzare un unico rimedio base e possono essere applicati anche alle parti più delicate senza perdere nessun qualità.

Un esempio d’infuso: yerba mate

In tanti avranno sentito parlare di questo rimedio ma cosa si conosce veramente?

Yerba Mate benefici: quali sono? Questa pianta ha molte qualità e il modo migliore per estrarle e ottenere il meglio è di utilizzare l’infusione.

Conosciuta anche come Erba Mate, Erva o Cimmaròn è una pianta originaria del Brasile e del Paraguay. Le sue proprietà si estraggono dalla foglie che sono essiccate, triturate e messe in infusione. Recenti studi hanno confermato che i suoi principi attivi sono utili per curare gli effetti dell’asma (sembra che Che Guevara la utilizzasse proprio per questo motivo) e combattere le cellule cancerogene che causano il tumore al colon (Università dell’Illinois). L’infuso è inoltre conosciuto come ottimo antiossidante grazie all’elevata presenza di polifenoli ed energizzante privo di effetti collaterali.

La presenza di mateina, parente della caffeina, rende il composto energico ma, a differenza della seconda, non crea agitazione o palpitazioni. Le proprietà di questa pianta magica non terminano qui: è un buon digestivo e favorisce l’attività dell’intestino e dello stomaco. Stimola la diuresi, elimina i liquidi in eccesso ed è un buon coadiuvante per le diete poiché ha effetti sazianti. Stimola la mente e aiuta la concentrazione.

Insomma la Yerba Mate è ancora poco conosciuta ma si dovrebbe imparare a utilizzarla di più per il nostro benessere. In commercio si trova anche un oggetto chiamato matero in abbinamento alla bombilla (una cannuccia speciale). Quest’oggetto servirà a consumare l’Erba Mate come hanno sempre fatto i suoi originali scopritori: gli Indios della tribù Guaranì.