Secondo le stime, circa il 12% delle persone in Occidente soffre di bruxismo notturno, mentre circa una su tre ha episodi di bruxismo diurno (fonte: www.repubblica.it). Questo fenomeno può interessare sia la dentatura naturale che lavori odontoiatrici come corone, intarsi, faccette e otturazioni.
Il bruxismo è un disturbo comune che può incidere in maniera più o meno importante su alcuni disturbi del cavo orale. La stretta involontaria dei denti è spesso inconsapevole nel paziente, che si accorge del problema solo alla comparsa dei sintomi correlati. Come capire se si tratta di bruxismo e come risolvere il problema?
Come riconoscere il bruxismo
Sebbene sia difficile rilevare il bruxismo, ci sono sintomi comuni che possono fungere da segnali d’allarme:
- dolore alla mascella;
- secchezza del cavo orale;
- affaticamento e dolorabilità della mandibola;
- mal di testa;
- dolore alla schiena e alle spalle;
- problemi all’orecchio come otiti, fischi o acufeni;
- lesioni e usura dei denti.
Inoltre, la mascella è strettamente connessa alle orecchie, alla schiena e al collo attraverso nervi e muscoli, provocando la possibile comparsa di una tensione in queste aree del corpo.
Il dolore sconnesso dalla zona mandibolare potrebbe essere ancora più difficile da individuare e collegare al bruxismo.
I pazienti si trovano quindi a confrontarsi con le conseguenze e le problematiche causate dal serrare i denti anche per un lungo tempo, aumentando la possibilità di conseguenze importanti sulla salute.
Una diagnosi precoce è fondamentale per prevenire la comparsa di tali problemi e per evitare danni ai denti, causati da un serraggio protratto e dal digrignare costante.
Perché si stringono i denti?
L’involontaria chiusura della mandibola spesso si presenta in modo violento e prolungato.
Nella maggior parte dei casi, il bruxismo è un disturbo comportamentale che si manifesta durante il sonno, motivo per cui si rivela difficile da individuare, inoltre, può interessare individui di qualsiasi età.
Le cause principali dello stringere i denti sono diverse e possono includere una combinazione di fattori, tra cui:
- ansia e stress psicologico;
- consumo eccessivo di alcool;
- elevate quantità di caffeina;
- fumo;
- disallineamento dei denti;
- presenza di otturazioni dentali;
- postura non corretta.
Spesso è la concomitanza di questi fattori a determinare l’insorgenza del bruxismo, che diventa una parafunzione con effetti potenzialmente significativi se non trattata in tempo.
Come evitare di stringere i denti
Durante una visita di routine per valutare la salute della bocca, è possibile effettuare una prima analisi dell’eventuale presenza di bruxismo, osservando lo stato di usura dei denti e la presenza di eccessiva sensibilità della muscolatura mascellare.
Trattarlo e riconoscerlo è la soluzione per ritrovare un benessere fisico e psichico della persona.
Le soluzioni prevedono un intervento non invasivo, gestito attraverso tre opzioni che variano a seconda delle cause sottostanti del problema:
- tecniche di rilassamento;
- utilizzo di bite;
- cure ortodontiche.
Queste tre soluzioni pratiche vengono approfondite bene in questo articolo. Sarà poi il medico curante, previa visita dentistica, a indicare la via più adatta per il trattamento sintomatico.
Tuttavia, la prevenzione rimane l’opzione migliore per evitare di dover fronteggiare problemi più seri e dolorosi, riducendo al minimo i fattori scatenanti come: diminuendo lo stress, limitando il consumo di alcol e sigarette, e migliorando la qualità del sonno.
Questa condizione potrebbe inoltre richiedere il coinvolgimento di diverse figure professionali, tra cui l’ortodontista, il fisioterapista, il neurologo e il chirurgo maxillo-facciale.
L’Influenza dell’alimentazione sul bruxismo: consigli per una dieta equilibrata
Non tutti sanno che quello che mangiamo può influenzare notevolmente il nostro benessere orale e il bruxismo non fa eccezione. Alimenti che stimolano o aggravano questo disturbo sono spesso quelli che amiamo di più: il caffè che ci sveglia al mattino, il cioccolato che ci coccola dopo una lunga giornata, o il tè che ci rilassa la sera. Questi, ricchi di caffeina, possono intensificare il nostro inconscio bisogno di serrare i denti quando siamo immersi nel sonno.
Anche gli zuccheri e gli alimenti ultra-processati, nemici silenziosi della nostra quiete notturna, possono fomentare quella tensione che ci porta a stringere la mandibola. Fortunatamente, la natura ci offre alternative benefiche come verdure a foglia verde, frutta secca, e latticini, ricchi di magnesio e calcio, che non solo nutrono il nostro corpo ma anche rilassano i muscoli e fortificano i denti, aiutandoci a combattere il bruxismo dalla radice.
Trovare equilibrio e benessere: il supporto emotivo contro il bruxismo
In questo viaggio per affrontare il bruxismo, non possiamo sottovalutare l’importanza del benessere psicologico. Lo stress e l’ansia sono spesso i principali artefici dietro il serraggio notturno dei denti, e indirizzarli può essere più complesso di quanto sembri. Ecco dove entra in gioco il ruolo cruciale delle pratiche di rilassamento come la mindfulness o la meditazione, vere e proprie ancore di salvezza in un mare in tempesta.
Immaginate di poter ridurre la tensione muscolare e migliorare il vostro sonno semplicemente apprendendo a gestire lo stress con la meditazione. Se le cause del vostro bruxismo affondano in acque più profonde, l’assistenza di uno psicologo o di un terapeuta potrebbe rivelarsi un faro nel buio. Insieme, potrete esplorare quelle profondità, affrontando direttamente le cause dello stress e aprendo la strada a un benessere duraturo, ben oltre la sola gestione dei sintomi del bruxismo.