Talassomia: caratteristiche, prevenzione e allevamento

La talassomia appartiene alla famiglia degli insetti chironomidi ed è un parassita molto somigliante alla zanzara. A differenza di quest’ultima però non gradisce il sangue umano, nemmeno gli insetti femmine adulti, perché la loro alimentazione non si basa sull’ematofagia. A dire il vero la talassomia per la maggior parte della sua vita non si nutre di alcun tipo di alimento.

Il suo habitat ideale è l’acqua melmosa, il fango o il fondo di terreni umidi ricchi di alghe. Qui si sviluppa e dallo stato larvale, che ricorda un aspetto vermiforme ed ha una lunghezza di circa tre centimetri, diventa una pupa. La fase successiva è quella adulta che vede la talassomia prendere il volo e fuoriuscire dallo specchio d’acqua ferma.

Talassomia

Questo tipo di parassita una volta spiccato il volo tende a vivere in grandi sciami che si muovono in posti dove è sempre presente l’acqua. Li possiamo osservare numerosi in volo nei pressi di laghetti, fiumi o ruscelli. Il loro numero è tanto importante perché i chironomidi riescono a deporre fino a 500 uova in un giorno soltanto e hanno un’elevata resistenza all’inquinamento.

La talassomia è quindi un insetto prevalentemente acquatico la cui presenza è importante per tutto l’ecosistema. Questi insetti sono una primaria fonte di cibo per l’avifauna e la fauna ittica per cui sono un anello fondamentale della catena alimentare.

Come eliminare la talassomia

Al contrario della temibile zanzara i chironomidi non pungono l’uomo e sono innocui, tuttavia la loro presenza massiccia in giardino o in casa risulta fastidiosa. Come detto tendono a muoversi in grossi sciami per cui ritrovarseli nelle vicinanze comporta disagi, in particolare se si vive in luoghi prossimi a torrenti o laghi.

In questo caso il consiglio è quello di limitare la loro diffusione con la prevenzione. Per esempio introducendo nelle pozze d’acqua circostanti la casa delle pastiglie solubili ad azione larvicida, utili anche nell’allontanare le zanzare. Un’altra accortezza è quella di utilizzare insetticidi per allontanarli da finestre e porte, che sono le parti più accessibili per il loro ingresso in casa.

Questi sistemi dovrebbero contrastare la loro diffusione all’interno dell’abitazione ma nel caso non fossero sufficienti è bene procedere ad una vera e propria opera di disinfestazione. Contattando chi se ne occupa in maniera professionale il problema dello sciame di talassomia dentro e fuori casa verrà risolto in fretta.

Come allevare le larve

Se è vero che i chironomidi non sono amati da tutti perché la loro presenza volante a volte dà fastidio è anche vero che alcune persone si occupano di allevarli. In particolare esistono allevamenti di chironomidi rossi, chiamati anche larve rosse, cibo molto gradito da numerose specie di pesci di acqua dolce.

Le larve sono microrganismi che sembrano dei piccoli vermi colorati spesso adoperati come esca dai pescatori. Vengono anche allevate per diventare pastura con cui nutrire i pesci di allevamento.

Strumenti necessari

E’ possibile e facile dedicarsi all’allevamento di questi insetti. L’occorrente è costituito da un ampio sottovaso, del terriccio e delle foglie. Il sottovaso deve essere grande affinché sia possibile lo scambio di aria/acqua al su interno. I chironomidi prediligono deporre uova nell’acqua ferma e stagnante che abbia la giusta percentuale di ossigeno. Il consiglio quindi è quello di non muovere il sottovaso una volta terminata la fase di preparazione.

Il procedimento prevede la sistemazione di foglie e terriccio sul fondo del sottopiatto che poi andrà coperto con 5 cm di acqua. Man mano che l’acqua evapora va integrata con l’aggiunta di altra acqua. Dopo alcuni giorni spostando con cautela il fango saranno visibili le prime larve. Si può aspettare che diventino di una misura adeguata e poi sciacquarle a fondo prima di darle come cibo ai pesci. E’ anche possibile congelarle per utilizzarle quando servono.


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