Il tè di montagna o tè greco o del, un infuso che si ottiene dai fiori e dalle foglie essiccati di un arbusto perenne che fa parte della famiglia delle Lamiaceae. Appartiene al genere Sideritis e ne esistono numerosi tipi diversi, che crescono allo stato selvatico ma che oggi vengono anche coltivati. Il tè greco appartiene alla stessa famiglia della menta.
Sono oltre 150 le diverse specie di quest’erba che è molto diffusa in tutta la regione dei Balcani ovvero in Grecia, Macedonia e Bulgaria, ed anche in alcune aree italiane. Le varietà utilizzate, perché più produttive, sono tre. Ci sono la Sideritis raeseri, diffusa soprattutto in Albania e sul monte Parnasso e la Sideritis scardica presente nella Grecia settentrionale e nelle zone vicine. Questa erba viene chiamata tè dell’Olimpo.
Sideritis syriaca
La terza specie più conosciuta è la Sideritis syriaca, che cresce a Creta. Proprio questo arbusto è molto comune anche in Italia, dove è conosciuto con il nome di stregonia siciliana. Il suo habitat ideale sono i terreni rocciosi oltre i 1000 metri di altitudine. Forma un cespuglio dalle foglie spatolate-oblanceolate e dai fiori gialli che sbocciano tra i mesi di maggio e luglio. E’ dai suoi fiori che si ottiene un ottimo miele, prodotto raro per via delle difficoltà di posa delle arnie su suoli scoscesi e poco accessibili.
La parola Sideritis significa ferro e in inglese il nome della stregonia è ironwort, ovvero erba di ferro. A questa pianta sono attribuite molteplici proprietà terapeutiche conosciute fin dall’antichità. Il medico greco Dioscoride nel I secolo d.C. la utilizzava per trattare e medicare le ferite provocate dalle armi di ferro.
Il nome tè del pastore prende spunto dall’infuso che i pastori greci preparavano per bere durante il pascolo delle greggi sulle montagne. I termini con cui si indica la stregonia sono diversi e al tempo del dominio veneziano a Creta era definita “Malotira”. L’influenza della lingua italiana ha dato origine al termine che vuol dire “tirar via i mali” proprio per sottolineare le svariate proprietà curative della pianta.
Una tisana di tè di montagna apporta all’organismo numerosi effetti benefici. Riconosciute sono le sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie in grado di contrastare raffreddori, sinusiti e mal di gola. Ha capacità antiossidanti e rilassanti che alleviano gli stati di ansia e stress. Il tè greco non contiene teina per cui è adatto ad essere consumato anche dai bambini.
Per ottenere la tisana si raccolgono fiori e foglie nel periodo della fioritura e si lasciano a essiccare in mazzetti. Il colore della bevanda è giallo-oro e il suo sapore è molto gradevole e simile a quello di liquirizia e camomilla.
Si può bere il tè di montagna sotto forma di infuso o di decotto. Per quest’ultima preparazione si mettono a bollire in un pentolino una manciata di foglie e fiori con 300 ml di acqua. Raggiunto il bollore si lascia sul fuoco per 5 minuti poi si spegne e si filtra con un colino. La bevanda si può gustare al naturale o con l’aggiunta di miele o limone a piacere. Nelle calde giornate estive il tè si può assaporare anche freddo, aggiungendo del ghiaccio.