Argento colloidale: uso, proprietà e controindicazioni

Argento liquido

L’argento colloidale è un antibiotico naturale, che un tempo veniva utilizzato in larga scala quando la medicina moderna non era ancora divenuta lo strumento curativo che conosciamo oggi. Quali sono però nello specifico le sue proprietà e le sue controindicazioni? Quali sono i suoi utilizzi adesso? Nel nostro articolo andremo ad analizzare da vicino tutto ciò che rappresenta l’argento colloidale.

In linea di massima, si intende per argento colloidale quelle particolari particelle d’argento a carica ionica positiva che si trovano praticamente sospese in un liquido puro. Secondo gli esperti sarebbe la stessa carica delle particelle ad agire in maniera positiva e decisiva contro i batteri e i virus.  Secondo una legge vigente nel nostro Paese (entrata in vigore nel 2010), l’argento colloidale non dovrebbe più essere assunto per uso interno ma solo esterno, anche se vi sono persone che ancora lo ingeriscono secondo dosi specifiche sulla base del proprio problema di salute.

Confezione e composizione

Nella maggior parte dei casi, l’argento colloidale si trova in confezioni contenenti una boccetta da 500 ml di prodotto, in una gradazione che va da un minimo di 5ppm ad un massimo di 20ppm. Quello in assoluto più utilizzato in Italia è quello da 10ppm.

La composizione è piuttosto semplice, infatti si tratta solo di acqua demineralizzata e argento colloidale. Le particelle di argento nella versione da 10ppm sono presenti in una percentuale del 79,5 e il PH è di 7.5.

Argento colloidale: proprietà

L’argento colloidale ha proprietà antibatteriche, antifungine e anche antibiotiche, che lo rendono quindi un perfetto rimedio per problematiche serie come la candida e la cistite, che affliggono in particolare il sesso femminile.

L’argento colloidale ha anche proprietà antinfiammatorie, quindi c’è chi lo utilizza per problemi come l’artrite o l’artrosi, perché molto performante nel caso di dolori e fastidi alleviandone l’intensità. Infine, elemento non da poco, è un prodotto naturale che rinforza il sistema immunitario, aiutando il corpo ad affrontare molti malesseri stagionali. Per questo rappresenta un’ottima scelta per la prevenzione in vista dell’arrivo dell’autunno.

Quando usarlo

L’argento colloidale è un prodotto che si rende decisamente importante quando si manifestano problematiche sulla pelle. Cose che sono riconducibili in qualche modo all’aggressione di virus o batteri. Essendo un prodotto eccellente per uso esterno, potrà essere utile in caso di problemi come i seguenti:

  • Ferite
  • Dermatite
  • Scottature
  • Psoriasi
  • Eritemi
  • Micosi delle unghie o anche in caso di verruche

L’argento colloidale è utile anche nella cura del raffreddore, dell’otite, del mal di gola o delle infezioni alle gengive e ai denti.

Come usarlo

L’uso dell’argento colloidale può avvenire sia per uso interno (sotto il rigoroso controllo del medico), che per uso esterno con spruzzi nelle zone colpite dal problema.

Uso interno: la dose consigliata (se la vostra scelta è questa) varia da caso a caso, può essere solo un cucchiaio al giorno come molti, sarà il medico ad indicare il dosaggio. Nel caso si proceda con l’uso interno, è bene sapere che si devono utilizzare esclusivamente stoviglie in plastica, per evitare che l’argento abbia un‘interazione negativa con il metallo.

Uso esterno: a parte utilizzare il prodotto direttamente sulla pelle dove si ha un problema da risolvere, in caso di otite o raffreddore si potrà mettere una goccia di prodotto nelle orecchie o nelle narici. In caso di mal di gola o infiammazione del cavo orale (denti o gengive), si possono fare dei gargarismi con l’argento colloidale.

Argento colloidale: controindicazioni

È necessario fare la distinzione sulla base dell’utilizzo dell’argento colloidale. Per uso esterno sulla pelle non vi sono controindicazioni. Diverso è invece il caso dell’uso interno. Possono esserci problemi nell’interazione con altri farmaci, oppure problemi legati ad un eventuale dosaggio erroneo. Per questo motivo è bene affidarsi ad un esperto, che una volta conosciuta la storia clinica del paziente e quella attuale, saprà se e come dare al paziente l’argento colloidale.

Altri due effetti collaterali possono essere l’Argiria e uno squilibrio della flora batterica all’interno dell’intestino. L’Argiria sarebbe una problematica che interessa la pelle, che assume una colorazione tendente al blu. Per arrivare a questo si dovrebbero assumere altissime dosi di argento colloidale e per lungo tempo. Situazione impossibile perché sarebbe un dosaggio altamente tossico per la salute.