Bagno di vapore – Una pratica igienica per conservare la salute

Bagno di vapore

Oggi parliamo di bagno di vapore, una pratica igienica che ci permette anche di conservare al meglio la nostra salute. “Medico curat, natura sanat” un antico proverbio ippocratico sembra evidenziare 2 modi diversi di guarire, di essere sani. L’O.M.S. oggi parla di salute come “Pieno benessere fisico, psichico e sociale”. L’esperienza di centinaia di migliaia di persone ha messo in luce una straordinaria sensazione di pieno benessere sperimentato da chi prova ripetutamente questa pratica igienica.
Del resto era ben noto ai Romani come i calidarium e i tepidarium risultassero preziosi nella prevenzione delle epidemie e per ottimizzare le prestazioni fisiche e mentali.

Bagno di vapore indicazioni e controindicazioni

E’ una pratica di prevenzione e igiene utile come rigenerante e attivante il ricambio organico. E’ anche una pratica curativa, principalmente indicata in alcune patologie cutanee, respiratorie e circolatorie, negli stati di ipereccitabilità nervosa e nelle malattie reumatiche. Di fatto l’esperienza ci ha dimostrato la sua utilità in molti altri casi.

Le controindicazioni sono più limitate che nei tradizionali bagni turco e finlandese, poiché i tempi di esposizione al freddo o al caldo sono meno lunghi e le temperature meno estreme.

Da evitare nelle cardiopatie e nefropatie severe, in gravi patologie cerebrali, in caso di febbre, emorragie e mestruazioni, nonché in soggetti con scarse capacità reattive.

Eseguire il bagno di vapore

Il bagnante siede nella cassetta a vapore, con il capo all’esterno per respirare aria pura. Il vapore è situato sotto il sedile e avvolge tutto il corpo. Dopo 4-5 minuti, quando corpo e piedi sono caldi si esce per 30 secondi, bagnando il corpo con acqua fredda e avvolgendo con un grande panno di cotone a nido d’ape. Respirando solo con il naso ci si massaggia e batte vigorosamente la cute con le mani. Si rientra per 3 minuti e si ripetono le uscite per 7-10 volte, terminando con un getto freddo sul corpo dall’alto in basso. Il bagnante si asciuga bene, si copre e si reca a letto dove viene avvolto con lenzuolo di cotone e coperta di lana, con una boulle ai piedi per 20-30 minuti per favorire una corretta reazione del corpo allo stimolo ricevuto.

Bagno di vapore ed effetti fisiologici

La regolare alternanza tra stimoli caldi in corrente di vapore acqueo (45-60°C) per circa 3 minuti, e freddi (panno bagnato a 16-20°C) per circa 1 minuto in più sequenze, generalmente 7, produce effetti fisiologici di estremo interesse. Analizziamo i più documentabili.

CUTE

Il bagno di vapore deterge la cute in modo molto più profondo di una comune doccia o bagno domestico. Il corpo è attraversato da una doccia di vapore ascendente, che dilava anche aree difficilmente accessibili (perineo, unghie, pieghe cutanee, ascelle). E’ di rilievo costante che la pulizia delle unghie con spazzola e sapone non può eguagliare quella di questa pratica igienica.

La corrente caldo umida fa sì che lo strato corneo dell’epidermide si idrati e trattenga più acqua. Ciò distende le pieghe, rende meno evidenti le rughe favorendo il lavaggio delle anfrattuosità.

I pori cutanei si dilatano forzatamente, le ghiandole sudorifere e sebacee, stimolate dal calore e dalla contrazione da freddo dei muscoli piloerettori, secernono i loro secreti e relativi soluti e la cute imbibita d’acqua viene in pratica anche dilavata dall’interno producendo una detersione molto più profonda, non solo dell’epidermide, ma anche del derma e del tessuto sottocutaneo. Inoltre la temperatura vicina a 55°C in corrente di vapore sembra esercitare un certo potere microbicida, soprattutto a carico delle aree più vicine all’uscita del vapore (aree a rischio come piedi, mani, perineo). La più rapida guarigione di ferite e micosi cutanee conferma questa affermazione.

APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

Se lo stimolo caldo umido è sufficientemente prolungato, la temperatura cutanea si innalza e può anche superare i 37°C. Si verifica una iperemia passiva cutanea nella fase calda, seguita da una vasocostrizione e una conseguente iperemia attiva nella fase fredda. L’alternanza di vasocostrizione e vasodilatazione della muscolatura liscia crea una ginnastica vascolare, un vero e proprio footing sia della venule che delle arteriole e degli sfinteri precapillari, i veri regolatori della protezione termica, esercitando quindi il corpo a reagire più prontamente alle variazioni di temperatura esterna.

Durante un bagno di vapore si ha un rinforzo della pompa cardiaca (azione inotropa positiva), un aumento della velocità di circolo e una vasocostrizione simpatica dei distretti splancnico, muscolare scheletrico e renale.

Si può quindi pensare che la somma di questi effetti porti a un decongestionamento e dilavamento dei vasi di molti distretti circolatori (Il famoso “lavaggio del sangue” descritto in termini semplici da Lezaeta), poiché il sangue effettivamente ricircola ad alta velocità tra nucleo e involucro a pori cutanei aperti, favorendo quindi una profonda ripulitura e riattivazione del letto vascolare, con accelerazione dei processi vitali e del metabolismo.

DIGESTIONE, RESPIRAZIONE, LINFA, MUSCOLI

Il bagno di vapore alternato favorisce una riattivazione del circolo profondo e del drenaggio epatico, riducendo la congestione nei visceri. Tutto ciò può migliorare la peristalsi intestinale e la funzione digestiva, beneficiando in casi di distonie neurovegetative, cioè disturbi digestivi di origine nervosa.

Durante il bagno di vapore è importante respirare sempre con il naso, che inala direttamente il vapore acqueo umidificando le vie respiratorie. Di fatto, se il capo è in iperestensione, si effettua una terapia inalatoria di vapore che svolge attività mucolitica e espettorante.

A differenza dalle terapie solo calde, che tendono a congestionare la linfa, nel bagno di vapore l’azione alternata e soprattutto del freddo induce una contrazione meccanica e riflessa dei vasi linfatici e quindi rimuove i detriti, aumentando notevolmente la circolazione linfatica.

L’azione del caldo umido è miorilassante. Il freddo d’altro canto induce una rapida contrazione e attivazione del sistema neuromuscolare. La somma dei due effetti alternati favorisce un massaggio ritmico del muscolo con eliminazione dell’acido lattico e dei cataboliti acidi e quindi azione rigenerante e antifatica, rendendo il bagno di vapore un ottimo alleato quando si compiono esercizi per rinforzare i muscoli delle gambe.

SISTEMA NERVOSO

La pratica clinica dimostra un’azione nel complesso tonificante e rilassante. Lo stimolo generalizzato del sistema nervoso periferico aiuta a calmare l’attività elettrica e induce riposo nell’insonnia e rilassamento nell’ipereccitabilità nervosa. Nello stesso tempo è proprio l’alternanza termica a evitare eccessivi cali pressori e di veglia, favorendo invece l’iperideazione (il “pensatorium” dei romani) e la sensazione di piacere e benessere psichico.

Non a caso viene fortemente attivata la cascata neuro-ormonale e di numerosi mediatori cerebrali, come ad esempio le endorfine, legate alla tolleranza del dolore.

Tutte le ghiandole vengono stimolate e in particolare l’adenoipofisi, la neuroipofisi, la tiroide, il surrene. E’ documentato che la fase fredda stimola il T.S.H., T3 e T4, l’A.C.T.H., l’adrenalina e il cortisolo.

In sintesi riteniamo che questa semplice pratica igienica possa svolgere effetti benefici sulla profilassi antiinfettiva, sul potenziamento dell’immunità aspecifica, sulla ripulitura del letto vascolare e linfatico e sul controllo metabolico, tali da renderla di notevole interesse preventivo e curativo.