Massaggi: quali sono le tecniche più diffuse

Il massaggio è una pratica antica e molto diffusa, tanto che veniva utilizzato anche in passato come terapia per il trattamento di vari disturbi. Il massaggio, che deriva dal vocabolo “mass” del greco antico e che significa appunto “impastare”, rifacendosi ai movimenti che vengono effettuati con le mani, è efficace nell’alleviare tensioni e dolori muscolari, per rilassare la mente e allontanare lo stress, ma anche per ritrovare l’equilibrio psicofisico e combattere alcuni inestetismi come la cellulite e la ritenzione idrica.

Inoltre, è bene sapere che non esiste una sola tipologia di massaggio, bensì ci sono diverse tecniche e metodologie, anche molto diverse tra loro. Il mondo della massoterapia, infatti, è ampio e variegato e si va dai massaggi che vengono effettuati in abbinamento alle terapie fisioterapiche, fino ad arrivare a quelli che mirano a risolvere problemi estetici o che si rifanno alla tradizione medicina alternativa.

Non esiste una tipologia di massaggio più efficace di un’altra, dal momento che ogni trattamento è maggiormente indicato per alcune esigenze.

Il massaggio è una pratica in grado di migliorare il benessere e la salute generale del corpo, ma se vengono eseguiti dei movimenti sbagliati può rivelarsi addirittura dannoso. Ecco perché è importante rivolgersi a un massaggiatore professionista che abbia frequentato dei corsi specifici.  Qui https://www.artecorpo.it/la_scuola.php ad esempio, si può trovare un elenco delle tecniche più diffuse e dei corsi di massaggio organizzati in varie città italiane.

É bene sapere, inoltre, che il massaggio, pur apportando numerosi benifici psico-fisici, non è da intendersi come alternativa alle cure mediche e, soprattutto in caso di disturbi o patologia, è importante chiedere il parere del proprio medico prima di sottoporsi a una seduta di massaggio.

Massaggio tradizionale svedese

Conosciuto anche come massaggio occidentale o classico, questa tecnica mira a far ritrovare il benessere psico-fisico attraverso la pratica di diverse tipologie di manipolazioni che vengono effettuate su tutto il corpo. Non solo grazie a questo massaggio è possibile essere più rilassati, ma anche alleviare disturbi come emicrania, insonnia e dolori muscolari e articolari.

Solitamente, il massaggiatore, che deve aver seguito un corso professionale specifico, provvede a eseguire frizioni, sfregamenti e pressioni sul corpo aiutandosi con degli oli che rendono più agevoli i movimenti e favoriscono il rilassamento. Il massaggio svedese può concludersi anche con movimenti di mobilità e allungamento.

Il nome di questa tecnica deriva dalla nazionalità del fisioterapista che ha messo a punto questa tipologia, Pehr Henrik Ling, e che studiò varie tipologie di massaggio orientale durante i suoi soggiorno in Cina. In realtà, l’origine del nome è ancora oggi piuttosto controversa.

Massaggio Giapponese

Il massaggio giapponese è invece basato sull’antica tradizione della medicina orientale: questa pratica, conosciuta anche come massaggio Shiatsu, (in questo articolo puoi approfondire) va a riequilibrare il corpo, sia dal punto di vista fisico, sia emotivo, agendo sui meridiani e su alcuni punti specifici del corpo, detti Ki, dove viene canalizzata e accumulata l’energia.

I movimenti eseguiti dal massaggiatore sono soprattutto pressioni, effettuate con le dita, con la mano o con il polso, volte a “sbloccare” i sistemi energetici, insieme a manovre per migliorare la mobilità articolare. Inoltre, questo massaggio può essere esteso a tutto il corpo o localizzato solo su alcune zone, come la schiena, addome o cervicale dove si concentrano la maggior parte delle tensioni.

Invece del classico lettino, viene utilizzato il tatami giapponese e non c’è bisogno di togliere i vestiti. Infatti, tutte le manovre vengono effettuate dal massaggiatore sopra gli indumenti.

Riflessologia plantare

Un’altra tecnica di massaggio che appartiene alle metodologie orientali è la riflessologia plantare. Si tratta di una tradizione millenaria, praticata in tutto il Mondo, resa più attuale grazie ai moderni insegnamenti del dott. W. Fitzgerald, che ha sviluppato la Teoria Zonale e della fisioterapista americana Eunice Ingham.

La riflessologia plantare si basa sulla pressione di alcuni punti situati sotto la pianta del piede che se stimolati correttamente attraverso movimenti precisi, vanno a loro volta a migliorare la funzionalità degli organi corrispondenti.  I benefici del massaggio plantare, trovi qui un approfondimento, sono diversi e si avvertono subito perché il piede è molto sensibile. Inoltre, le controindicazioni sono davvero poche e in caso di problemi o disturbi basta farlo presente al terapista.

Diversamente rispetto al massaggio svedese, questa pratica non richiede l’utilizzo di oli o lozioni, ma il massaggiatore va a utilizzare esclusivamente le sue mani. Una seduta ha una durata ci circa un’ora e chi si sottopone al massaggio deve essere disteso sul lettino con la testa leggermente rialzata.

Massaggio sportivo

Ci sono poi varie tecniche che appartengono al mondo dei massaggi sportivi, ovvero pratiche che permettono di preparare i muscoli allo sforzo fisico o di favorire il recupero dopo l’attività fisica. Nel primo caso vengono effettuati dei movimenti che favoriscono la vascolarizzazione dei tessuti e l’elasticità, mentre nel secondo vengono preferiti movimenti che permettono di drenare i liquidi e di favorire il rilassamento muscolare.